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Caratteristiche fondamentali delle mute che si utilizzano nello sport della vela su derive.

Nella vela “Olimpica” o comunque sulle piccole imbarcazioni molto bagnate indicate internazionalmente con il termine “Dinghy”, si ha la necessità di essere agili e liberi nei movimenti e nel contempo utilizzare indumenti ben protettivi dal freddo specie in inverno. Infatti spesso le condizioni climatiche possono essere estreme e diventa importantissimo per la performance, oltre che vitale, avere capi in dosso che proteggano dall’ipotermia. L’indumento numero uno più utilizzato dai velisti è la muta in neoprene. La muta non può essere una muta qualsiasi però! Deve essere una muta concepita per gli sport velici, realizzata con neoprene super elastico; in Inverno con densità superiore e felpature interne che consentano di avere grande protezione con minimo spessore del materiale senza bloccare i movimenti atletici. Inoltre, all’esterno, è necessaria la presenza di rinforzi a protezione da logorii e sfregamenti che allunghino la vita della muta, e di para colpi per la protezione da ginocchiate, cadute, colpi di ogni genere, che che possono capitare nella concitazione delle manovre.

Una prima importante divisione: Cosa preferire tra mute in neoprene stagno e mute in neoprene umido?

Sono poche le persone che conoscono la differenza tra queste 2 grandi famiglie di mute per la vela, NEOPRENE STAGNO E NEOPRENE UMIDO.

MUTE IN NEOPRENE STAGNO:

Le mute in neoprene stagno sono le mute da vela per eccellenza usate in Inverno con temperature medie e estreme. Ormai hanno soppiantato la tuta stagna, indumento che ha fatto la storia per almeno una quarantina di anni (dagli anni ’80 fino 2010/2015). Il progressivo aumento della tecnologia applicata ai neopreni che li ha resi sempre più elastici e caldi oltre che stagni ha fatto si che tutti i velisti agonisti preferiscano il neoprene ai tessuti rigidi delle tute cerate stagne che impacciano i movimenti rendendo meno fluide e agili le manovre.

Il Grande vantaggio delle mute intere in neoprene stagno non è tanto sull’entrata dell’acqua, che comunque è molto ridotta, ma sulla minore sottrazione del calore corporeo da parte degli agenti esterni. Vento e schizzi di acqua fredda. Il meteriale che compone le mute stagne è completamente impenetrabile dall’acqua e le cuciture sono incollate e cucite e spesso ripassate all’interno con dei nastri. Il risultato è che il materiale è molto più isolante termico con enormi benefici specie nelle temperature estreme. In più le spalmature metalite in titanio, all’interno del tessuto, aumentano la capacità termica rendendo possibile un abbassamento dello spessore del neoprene a beneficio della elasticità di movimento, ma con capacità termiche superiori; (oggi una muta di 3 mm ha la stessa capacità termica di un vecchio 6 mm). Oltre a questo accorgimento, nelle pannellature interne a contatto con il corpo, vengono inseriti dei peluche sintetici idrofobi che tengono caldo e non assorbono sudore e eventuale umidità. Con le mute in neoprene stagne di questi anni si può andare al POLO NORD !!

MUTE UMIDE:

Sono mute ormai relegate ad uso estivo o mezza stagione. Sono le mute a basso costo di diffusione di massa vendute nei grandi magazzini. Il tipo di neoprene non è totalmente inpenetrabile dall’acqua e le cuciture sono semplici avvicinamenti dei bordi tenuti fermi da filo che lasciano passare aria e liquidi. Il funzionamento è basato sull’effetto muta ma in parte minore e quindi consigliate solo per usi con temperatute medie . NON IN INVERNO ! (per riconoscere una muta umida basta provare a gonfiare a bocca una manica o una gamba, non terrà l’aria e si sgonfierà subito)

Guida all’orientamento tra le varie tipologie di mute per la vela in commercio

MUTINE SHORTY:

Generalmente questa tipologia di mute dette anche “mutini o mutino” sono considerate estive o al massimo di mezza stagione. Questa genere di mute è stato l’indumento più utilizzato per chi ha praticato la vela negli anni ’90 e ‘2000. Hanno in genere spessore 3×2 mm (3 mm nei punti più spessi e rinforzati e 2 mm nei punti più leggeri). Prima dell’arrivo della vasta produzione e studio di capi per gli sport velici erano l’unico indumento esistente per i velisti e ci si doveva necessariamente accontentare del loro utilizzo. In Italia, come arrivava la bella stagione, verso la metà di Marzo, si indossava la mutina e si toglieva Ottobre, con il risultato di avere freddo nelle mezze stagioni e caldo da morire a Luglio e ad Agosto. Oltre ad una inevitavile abbronzatura zebrata a mezza gamba e mezzo braccio che resisteva tutto l’anno. Oggi la mutina shorty è stata completamente soppiantata da calzoncini 2 mm, maglie in lycra di tutti i generi, pantaloni in lycra con rinforzi, long john estivi e chi più ne ha più ne metta. La muta shorty ha i seguenti pro e contro:

PRO:

  • E’ economica e con un unico indumento di basso costo si risolve la stagione

CONTRO:

  • E’ calda nei mesi centrali dell’Estate e fredda nelle code della stagione estiva
  • Hanno la gamba tagliata sopra al ginocchio, quindi non protettive dai colpi sul ginocchio e stinchi, con il risultato di gambe segnate e strisce dell’abbronzatura molto fastidiose e inestetiche specie per le ragazze.

MUTE INTERE FULL SUITE:

Le mute intere, proprio per la loro caratteristica di coprire le estremità delle gambe e delle braccia, punti del corpo dai quali si disperde il calore corporeo, si usano con temperature più fresche e invernali.

MUTE INTERE SPECIFICHE INVERNALI:

Queste mute oggi hanno spessori differenziati 5×3 mm o 4×3 mm. Devono avere tutte le caratteristiche descritte sopra per le mute in neoprene stagno che aumentano la capacità termica senza influire troppo sullo spessore del neoprene. Ovvero, avere una elasticità del materiale di alto livello, le cuciture incollate e cucite, i peluche interni, e le spalmature metalite.  Le cerniere possono essere posizionate sulla schiena in verticale o sul petto. La cerniera posteriore è più comoda per indossare la muta, specie si si è un po’ corpulenti, la cerniera sul petto è più scomoda da infilare ma fa entrare meno acqua grazie ai sistemi si chiusura moderni. Per questo motivo è un po’ piu richiesta nel modo del windsurf  e delle classi veliche molto bagnate.

In ogni caso le cerniere devono avere delle pattine in neoprene posteriori ai dentini della cerniera che hanno la funzione di dividere l’acqua che passa dalla pelle. In questo modo l’acqua che inevitabilmente trapassa la cerniera viene convogliata all’esterno della muta.

MUTE INTERE PER LA MEZZA STAGIONE:

Questa tipologia di muta anche detta “Comby” ha generalmente spessore 3×2 mm e può essere con braccia e gambe lunghe o con braccia corte e gambe lunghe. E’ molto comoda in quei periodi intermedi che solitamente in Italia vanno da Marzo a metà Giugno e da Settembre ai Primi di Novembre. In molti casi vengono utilizzate anche in piena Estate sulle barche molto veloci come i catamarani o dai velisti che navigano in luoghi molto ventosi, per contrastare l’effetto raffreddante del vento che colpisce il corpo.

In ogni caso la muta intera a gamba lunga ha il vantaggio di offrire una protezione aggiuntiva dai colpi su ginocchia, stinchi e gomiti. Quasi tutti i produttori oggi inseriscono in questi punti degli spessori di materiale protettivo gommoso shock proof molto utile come para colpi. Vista la sempre maggiore acrobaticità delle barche queste accortezze sono molto utili.

PRO:

  • La soluzione muta intera è abbastanza economica. Si acquista un pezzo unico e si risolve la stagione invernale o intermedia che sia.
  • Proteggono dal sole e dai colpi su braccia e gambe.

CONTRO:

  • Si tratta di soluzioni non versatili al variare della temperatura. Sono appesantibili se la temperatura è molto fredda ma non si possono alleggerire nei momenti intermedi di cambio stagione quando gli sbalzi termici sono molto frequenti.

LONG JOHN:

Il long John è la muta più apprezzata dagli agonisti e da chi pratica attività velica in modo continuativo Estate, Inverno e nelle mezze stagioni. Si tratta di mute intere tagliate a canottiera sul busto e a gamba lunga. Vengono preferiti in quanto più versatili al variare della temperatura esterna e quindi più confortevoli. Permettono di variare lo spessore e gli strati di ciò che si indossa nella parte superiore del corpo al cambiare della stagione e delle condizioni atmosferiche. Una volta indossato il Long John della stagione giusta si passa da una semplice lycra felpata, ad una maglia di neoprene più o meno pesante, fino ad addizionare come ultimo strato uno Spray top semplice o felpato in condizioni estreme.

I Long John possono essere invernali o estivi in base allo spessore esattamente con le stesse caratteristiche delle mute intere.

LONG JOHN SPECIFICI INVERNALI:

Gli invernali hanno spessori e neopreni stagni con peluche interni esattamente come le mute invernali (4×3 o 3 mm) arricchiti con spalmature in titanio e accortezze varie come le termo nastrature interne delle cuciture. I Long John invernalihanno sempre spessori che non superano i 3 o 4 mm perche poi devono essere abbinati a top in neoprene adeguati o spray il . Gli estivi hanno spessori più ridotti

Copyright © 05/12/2024 Manuele Gregori per mureadritta.it

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