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Corde, cime, scotte, drizze – i nomi che assumono nella vela e le caratteristiche tecniche che le contraddistinguono

Generalmente le corde sono intrecci di fibre che vengono tessute insieme per ottenere un cavo resistente attraverso il quale legare oggetti o tirare/sollevare pesi.

Sulle barche a vela assumono nomi diversi in base alla funzione che svolgono:

  • Cime: E’ una corda in fibre naturale o sintetica di diametro contenuto. Generalmente tra i 3 mm e i 18 mm. Esempi: Cima di ormeggio, Cima di traino, Cima galleggiante per ciambella….
  • Scotte: Prendono questo nome, in genere, le cime attraverso le quali si regolano le vele
  • Drizze: Si chiamano così le cime attraverso le quali di “Drizzano”, appunto, le vele dell’imbarcazione.
  • Stroppi: Pezzettini di cima di lunghezza 20-30 Cm e diametro piccolo 1-3 mm, che vengono utilizzati per usi vari. Esempio: Stroppetti della vela dell’Optimist, stroppetti punta stecche ….

Materiali utilizzati, caratteristiche tecniche e utilizzo in base alla funzione svolta dalla cima

Nei nostri anni i materiali più utilizzati per le cime delle piccole imbarcazioni, derive, catamarani, mini altura, classi foil, Dinghy, sono il Poliestere e il Dyneema (detto ancora da qualcuno Spectra). Altri materiali come Kevlar, PBO, Technora vengono utilizzati generalmente sopra imbarcazioni di dimensioni importanti e quindi nella vela agonistica su cabinati e barche Off Shore.

POLIESTERE:

Le cime in poliestere sono le più semplici e economiche e sono quelle con le caratteristiche tecnologiche più basiche. Tendono ad allungarsi sotto carico e per questo motivo sono utilizzate per bassi carichi e per imbarcazioni per uso turistico senza velleità agonistiche. Possono essere costituite da una treccia unica o da una anima e calza. La Calza è il rivestimento esterno dell’anima che serve per dare resistenza agli sfregamenti. Le calze più resistenti sono realizzate in cordura di poliestere. Nelle applicazioni più tecniche, per ottenere un allungamento minore, la fibra viene stirata prima della tessitura della cima. Vengono quindi dette cime prestirate. Nella vela si utilizzano solo cime prestirate. Quelle semplici non prestirate sarebbero troppo elastiche.

DYNEEMA:

Il Dyneema® è ricavato dal polietilene (UHMwPE). E’ caratterizzato dal basso peso e una resistenza enorme. Altre caratteristiche delle cime in Dyneema sono una buona resistenza ai raggi solari, una bassissima elasticità, una grande resistenza al taglio e all’abrasione, grande durata e flessibilità, praticamente la cima perfetta per la vela!

Il processo produttivo del Dyneema® è particolare e brevettato. Le fibre vengono stirate, riscaldate, allungate e raffreddate. A parità di peso questa fibra è 15 volte più resistente dell’acciaio. A parità di diametro tra un cavo di acciaio e un cavo in Dyneema, quest’ultimo è 3/4 volte più resistente dell’acciaio.

Le cime in Dyneema possono essere a treccia unica e vengono dette scalzate oppure anima e calza. Dove la calza ha una funzione protettiva e aggrappante. Serve per far aggrappare la cima negli strozzascotte dove altrimenti scivolerebbe.

Copyright © 05/12/2024 Manuele Gregori per mureadritta.it

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